Fornire contributi utili per continuare a garantire la piena disponibilità di cibi salutari e  gustosi,  capaci di poter ancora soddisfare le aspettative dei cittadini di alimentarsi in maniera sana ed appagante e degli agricoltori di produrre con il giusto compenso per i loro costi e il loro impegno. Con questo intento il mercato degli  agricoltori promosso da Coldiretti Napoli  Campagna Amica propone per domani a Napoli, in collaborazione con il Comune in Villa Comunale e con la III Municipalità in viale del Poggio ai Colli Aminei, due nuovi appuntamenti con la genuinita' e la convenienza dei prodotti della filiera breve dal campo alla tavola.
Protagoniste delle due opportunità offerte per acquistare  a prezzi inferiori di almeno il 30% rispetto a quelli segnalati dal servizio SMS Consumatori del Ministero delle Politiche Agricole, direttamente dai produttori con un filo diretto fra la campagna sana e le famiglie',  frutta e verdura fresche di stagione, vino, olio, formaggi, salumi, miele,  marmellate, insieme ad altra pregiata frutta tipica del territorio quasi dimenticata come melograni, corbezzoli, sorbe, mele cotogne ed anche giuggiole, da millenni fonte di salvezza per i popoli quali ricchissime fonti di vitamine, sali minerali e di altre sostanze antiossidanti e oggi possibile rimedio contro le minacce influenzali come merenda antivirus.
Il mercato di Campagna Amica a Napoli si propone anche come momento di incontro con un’area attrezzata per corsi e discussioni e anche un infopoint dove è possibile conoscere la rete dei punti vendita di campagna amica. Per l’occasione in villa Comunale sarà allestito anche un salotto del benessere con esperti dell’Associazione Analisti Sensoriali che guideranno con degustazioni alla conoscenza dell’olio d’oliva nelle sue varie tipologie di vergine, extravergine, monovarietale  ed altro.   
La commercializzazione di prodotti ortofrutticoli con caratteristiche più congeniali alla distribuzione moderna e la scomparsa dei frutti minori causata dalla riduzione a poche varietà uniformi indotta dalla globalizzazione dei mercati sono, insieme alle distorsioni che fanno lievitare in maniera ingiustificata i prezzi lungo la filiera produzione consumo, causa di malcontento.  
Secondo quanto emerso da una indagine della Coldiretti presentata al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio, per 3 italiani su 4 (75 per cento) la frutta non è buona come una volta perché i prodotti sono raccolti acerbi per resistere ai trasporti e durare di piu’ sugli scaffali dei supermercati (65 per cento), vengono da troppo lontano (20 per cento), sono scomparse le antiche varietà  (10 per cento) o non sono genuini (5 per cento). 
I consumatori, inoltre,  non possono  beneficiare della forte riduzione di quanto corrisposto per i raccolti agricoli che rischia invece di provocare l’abbandono delle campagne, con il crollo delle quotazioni alla produzione che nell’ultimo anno sono calate del 26 per cento per i cereali, del 22 per cento per la frutta, del 18 per cento per il vino, del 13 per cento per gli ortaggi (-13 per cento) e del 12 per cento per la carne suina,  rilevati a settembre da Ismea, mentre al consumo i prodotti alimentari sono aumentati dello 0,7 per cento rispetto alla media tendenziale dello 0,2 per cento a settembre 2009, rilevata dall’Istat – denuncia Coldiretti Napoli. Con i farmers market e il progetto lanciato da Coldiretti per la realizzazione di una filiera agricola tutta italiana, che li vede in tal senso protesi insieme a Consorzi Agrari, cooperative e agriturismi, è possibile arrivare ad offrire prodotti alimentari genuini di qualità al cento per cento locali a prezzi contenuti. Secondo l'ultima indagine conoscitiva dell'Antitrust i prezzi per l'ortofrutta - precisa  Coldiretti - moltiplicano di tre volte dalla produzione al consumo e i ricarichi variano dal 77 per cento nel caso di filiera cortissima (acquisto diretto dal produttore da parte del distributore al dettaglio) al 103 per cento nel caso di un intermediario, al 290 per cento nel caso di due intermediari, al 294 per cento per la filiera lunga (presenza di 3 o 4 intermediari tra produttore e distributore finale) e imprese agricole.
Secondo quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Swg nel 2009 quasi due italiani su tre (58 per cento) hanno fatto la spesa direttamente dal produttore almeno qualche volta, mentre piu’ di uno su dieci (11 per cento) lo ha fatto regolarmente. L’ acquisto diretto dal produttore è - sottolinea la Coldiretti - l’unica forma di distribuzione commerciale che ha registrato una crescita battendo nell'alimentare negozi, hard discount e ipermercati anche grazie alla moltiplicazione delle aziende agricole e dei mercati degli agricoltori dove acquistare direttamente.
In Italia sono saliti a 60.700 i frantoi, le cantine, le malghe e le cascine dove è possibile comperare direttamente, ai quali si aggiungono circa i 500 mercati degli agricoltori (farmers market) di Campagna Amica aperti dalla Coldiretti nell'ambito del progetto per “una filiera agricola tutta italiana” nelle piccole e grandi città. Sul sito www.campagnamica.it e www.campania.coldiretti.it  e' disponibile una mappa delle imprese agricole che vendono direttamente i prodotti, ma anche un elenco dei mercati dei produttori attivi nelle diverse città.