La campagna delle pesche e nettarine registra una forte difficoltà, legata a diversi fattori, tra cui le emergenze sanitarie di altri paesi che hanno interessato colture diverse, ma incidono sui consumi dell’intero comparto ortofrutticolo, oltreché un eccesso di offerta dovuta a tempi di maturazione anticipati, che ha caratterizzato da subito la campagna di raccolta. Dicono Gennarino Masiello, presidente, e Prisco Lucio Sorbo, direttore di Coldiretti Campania: “Sono necessari interventi rapidi ed incisivi, anche perché in Campania la produzione di pesche e nettarine si sviluppa su una superficie complessiva di 19.000 ettari che danno origine ad una produzione stimabile in circa 3.800.000 quintali. Sono impegnate nella coltivazione professionale delle pesche in Campania, quasi quattromila imprese e le operazioni colturali di campo, assommate alle successive operazioni di condizionamento, generano sul territorio una ingente mole di lavoro che, nelle sue forme stagionali o più stabili, riguarda quasi 20.000 posti di lavoro.
Continuano Masiello e Sorbo: “I prezzi alla produzione realizzati in questi giorni, non consentono assolutamente di remunerare i crescenti costi di produzione senza che il consumatore finale possa trarre il benché minimo beneficio. Non va meglio per la parte di produzione che viene destinata alla trasformazione industriale, dove il prezzo oggi ricavabile non copre nemmeno il costo della raccolta. In questo momento di difficoltà del comparto, serve costruire un nuovo confronto con la parte commerciale e distributiva, ma non solo: vanno offerte ai consumatori ulteriori possibilità di acquisto, come le Botteghe di Campagna Amica, nuovo circuito della Filiera tutta Agricola tutta Italiana. Per affrontare la problematica e proporre soluzioni concrete, Coldiretti Campania si è attivata nei confronti della Regione e, nello specifico, con una lettera inviata all’assessore all’Agricoltura Vito Amendolara, ha chiesto di sollecitare il Ministro dell’agricoltura ad intervenire presso la Grande Distribuzione Organizzata per la sottoscrizione dell’accordo elaborato dal tavolo interprofessionale che limita l’immissione sul mercato di prodotto di importazione minore qualità e calibro, regolamenta l’uso del sottocosto dei prodotti ortofrutticoli, l’uso della scontistica, riduce i tempi di pagamento sui prodotti deperibili e fissa l’obbligo di una corretta informazione al consumatore sulla stagionalità.
22 Luglio 2011
PESCHE E NETTARINE IN DIFFICOLTA’