Coldiretti Campania esprime sconcerto e preoccupazione per le sorti dell’olivicoltura campana in seguito alla notizia del temporaneo arresto, da parte del Governo nazionale, dell’iter della proposta di legge in materia di qualità e trasparenza della filiera degli oli d’oliva vergini. Il provvedimento, già approvato dal Senato all’unanimità con il parere positivo del Governo e condiviso alla Camera da tutti i partiti, da tutti i gruppi parlamentari e da tutte le commissioni interessate, rischia ora di non tradursi definitivamente in legge per un imprevisto ‘stop’ imposto prima dell’ultimo passaggio in sede legislativa in Commissione Agricoltura della Camera.
“Il disegno di legge così concepito rappresenta un importante passo per contrastare i numerosi fenomeni di frode, contraffazione e sofisticazione a danno del made in Italy che colpiscono il settore olivicolo danneggiando sia i consumatori che gli olivicoltori italiani – intervengono il presidente e il direttore di Coldiretti Campania Gennaro Masiello e Prisco Lucio Sorbo - una battuta di arresto nell’approvazione della norma in questa ultima e fondamentale fase evidenzia purtroppo chiaramente come la politica riesca spesso ad essere miope ed ignara verso i reali problemi. La mancata approvazione della legge – aggiungono Masiello e Sorbo - oltre ad avere risvolti economici e sociali inaccettabili, contribuirebbe di fatto alla permanenza di una diffusa situazione di illegalità procrastinando un inestimabile danno ad un settore vitale dell’economia italiana e in particolare campano.
E’ doveroso ricordare infatti – concludono il presidente e il direttore regionale della Coldiretti - che nella nostra regione l’olivicoltura rappresenta un’importante realtà produttiva con una produzione di circa 400 mila quintali di olio per un fatturato di 2,5 miliardi di euro, quattro Dop e una qualità riconosciuta da numerosi premi nazionali e internazionali che ci pongono su un livello di primissimo piano”.