Partecipare alle sagre è uno degli svaghi preferiti dai turisti, un passatempo che genera un volume d'affari di 350 milioni di euro, scaturito da 17-18 mila eventi sul territorio nazionale, pari a una media di 250 appuntamenti al giorno, cifra che sale a quasi mille nel periodo estivo secondo un documento realizzato da Confesercenti.
Una vera e propria riscoperta, quella delle sagre, che è il frutto dell’esigenza di ristabilire un rapporto più diretto con il cibo, la cultura e le tradizioni territoriali, soprattutto nel momento delle vacanze estive quando si moltiplicano le iniziative di valorizzazione dei prodotti locali con feste organizzate in tutta Italia, nei piccoli e grandi centri.
Una tendenza che va accompagnata da una maggiore qualificazione che può essere sostenuta da una più forte presenza delle realtà economiche espressione del territorio, ad esempio, attrverso la vendita diretta dei prodotti agricoli e alimentari delle aziende agricole locali, che garantiscono identità e qualità al giusto prezzo.
Si tratta di una opportunità che contribuisce ad alimentare il motore della vacanza enogastronomica che, con 5 miliardi di fatturato stimato, è l’unico segmento in costante e continua crescita nel panorama dell’offerta turistica nazionale.
Un primato nazionale dovuto al fatto che l'Italia è l’unico paese al mondo che può contare sulla leadership europea nell'offerta di prodotti tipici con ben 241 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.606 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 517 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica.
La Campania può vantare diverse produzioni tipiche a marchio riconosciuto, che spesso sono al centro di manifestazioni gastronomiche imperdibili. Tra queste ricordiamo: la Mozzarella di Bufala Campana, la Castagna di Montella, il Fico Bianco del Cilento, la Mela Annurca e il Pomodorino del Piennolo