Crollano i prezzi alla produzione per olio di olia (21,4% frutta (13%) e cereali (12%) ma in grave difficoltà è anche il riso, in calo del 30%. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione della diffusione dei dati Istat sui prezzi alla produzione nel sottolineare che complessivamente a marzo nel settore agricolo si registra una flessione del 2,3% delle quotazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
A diminuire - sottolinea la Coldiretti - sono però soprattutto i prezzi delle produzioni vegetali che fanno registrare un calo del 6,4&% mentre un leggero aumento si rileva per quelle di allevamento che con una crescita del 2,4% restano comunque ben al disotto sotto del tasso medio di inflazione. Prezzi in calo del 2,1% alla produzione anche per il latte e derivati mentre aumentano le quotazioni degli animali da carne che devono però scontare un forte rincaro nei costi di produzione. Le difficoltà di mercato, l’aumento dei costi e la stretta creditizia hanno favorito la chiusura di 28.300 le aziende agricole nel primo trimestre del 2012.
Il credit crunch ha colpito anche i campi dove - continua la Coldiretti - sei imprese agricole su dieci hanno difficoltà ad accedere al credito, con il costo del denaro in agricoltura che ha raggiunto il 6% e risulta superiore del 30% a quello medio del settore industriale. Una situazione di difficoltà che - conclude la Coldiretti si aggiunge agli effetti dei danni da maltempo ed anche le preoccupazioni per l’applicazione della nuova Imu