Ha prodotto risultati sorprendenti il primo biomonitoraggio effettuato nei terreni della Campania dalle api “detective”, il progetto per l’analisi del livello di sostanze presenti nell'ambiente (Ipa, polveri sottili, metalli pesanti, ecc.) ideato dai giovani apicoltori del Conaproa, cooperativa della Coldiretti casertana, in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli e l’Università del Molise. I dati, raccolti nel corso di un anno di attività dalle centraline collocate negli alveari delle aziende, verranno diffusi nel corso di un incontro in programma mercoledì 17 dicembre a Piedimonte Matese (Caserta). L’appuntamento è per le ore 10 nella sede dell’Istituto tecnico agrario “Coppola”, in via Vincenzo Caso. Il progetto, denominato Cara Terra ha puntato su un innovativo sistema di monitoraggio ambientale effettuato utilizzando le api, veri e propri biosensori in grado di fornire dati precisi sulla salute dell’ambiente, garantendo ben 100 milioni di microprelievi giornalieri da aria, acqua, terreno e vegetazione. Le sostanze portate dagli sciami negli alveari sono state quindi analizzate da apposite centraline di rilevazione. Un’iniziativa che è valsa la vittoria all’Oscar Green 2014, il premio per l’innovazione di Coldiretti Giovani Impresa, con l’alto patronato della Presidenza della Repubblica, al giovane apicoltore Salvatore Sorbo, uno degli imprenditori che hanno portato avanti nella propria azienda l’attività di monitoraggio.
17 Dicembre 2014
API “DETECTIVE” NELLA TERRA DEI FUOCHI, I RISULTATI DI UN ANNO DI ANALISI NEI PRIMI ALVEARI-CENTRALINE