16 Aprile 2014
Bibite dietetiche rischiose per cuore?

In base ad uno studio condotto a partire dal Women’s Health Initiative observational study-che ha coinvolto più di 60.000 donne, vi sarebbero evidenze preoccupanti circa bibite “diet” e problemi cardiaci.
Lo studio è stato poi pubblicato dall’Huffington Post, e ripreso da “Science”, sottolinea come le bibite dietetiche, sebbene possano aiutare le calorie ingerite in più ampie strategie di controllo del peso corporeo, presentano diversi rischi.
In particolare per il cuore, le donne in post-menopausa che bevono due o più bevande al giorno sviluppano un 30% di rischio in più di un attacco cardiaco o altri problemi cardiovascolari.
Si pensa che tali problemi possano essere dovuti ai dolcificanti artificiali-che pure in passato sono stati associati a aumento di peso e danni cardiovascolari.
In base a quanto riportato da Science, anche bibite con contenuto di frutta basso (non succhi di frutta quindi) ma aromatizzate o vendute con nomi di fantasia, rappresentano una fonte di rischio.

Questo confermerebbe la bontà di strategie che o tassino tali bevande, o cerchino, come su iniziativa di Coldiretti- di aumentare la presenza di frutta nelle bevande.
Lo stato delle cose
Coldiretti da tempo chiede che le bevande con nomi di frutta nella denominazione di vendita possano elevare il contenuto di frutta dal 12% (soglia obbligatoria) al 20%, considerata una soglia “minima” per rispettare la denominazione di vendita e non trarre in inganno i consumatori. In tal senso, Coldiretti aveva cercato di riaprire l’annosa questione, tramite il “Decreto Balduzzi”, modificando il Il DPR 719/58 (bibite che contengono nome di frutta nella denominazione di vendita, come aranciata, limonata, cedrata, chinotto…). Ma una nota del 3 luglio 2013, da parte del Ministero della Salute, aveva definito la inapplicabilità dell'art. 8, comma 16 e 16 bis del D. L. 158/2012 (decreto Balduzzi).

Un emendamento del PD aveva nei mesi scorsi provato a riaprire la partita. Ma la Commissione politiche europee alla Camera ha bocciato qualche giorno fa l’emendamento.
La motivazione è tutta giuridica e per così dire, burocratica, come sembra ad una prima lettura (ovvero , mancata notifica di una norma non armonizzata a livello UE- quella sulle denominazioni di vendita delle bibite con frutta?). Non proprio. La Commissione Europea infatti aveva ricevuto la notifica ( in data 1 ottobre 2012) ma aveva sottolineato la impossibilità di procedere mancando un quadro giuridico armonizzato a livello europeo, e considerando le norme di settore solo italiane, a contrasto della normativa UE e a pregiudizio della concorrenza interna.
Spunti. Mercato contro Salute?
Se certamente la armonizzazione del mercato interno è un aspetto centrale, e recepito nel Trattato sul Funzionamento così come la armonizzazione del mercato interno UE, valgono alcune considerazioni.
In Danimarca, provvedimenti su bibite per tassare lo zucchero (sebbene poi rientrati per l’opposizione delle lobby agroalimentari) erano passati. Questo sia per un aspetto di tassazione (non armonizzata) a livello UE (problema davvero europeo), sia per una più ampia priorità della tutela della salute pubblica rispetto a interessi meramente commerciali. E con una forte percezione che la salute pubblica non potesse essere piegata all’interesse del mercato
Ora, beninteso, se sulla tassazione ancora si può agire- come ricorda proprio in questi giorni l’iniziativa del Senato francese, è la salute pubblica il vero tema emergente. Con diverse linee di azione anche a livello della Commissione Europea, inclusa una strategia per la salute al 2020.
Sarebbe il caso allora di ripensare in profondità il tema. Insomma, perché ci si dovrebbe scandalizzare se una "aranciata" presenta una quantità maggiore rispetto all'attuale "misero" 12% di succo di frutta?
Il tema delle bevande zuccherate è un tema che sta sfidando la salute pubblica a livello globale. Rimanere insensibili a tale aspetto, nel nome di presunte armonizzazioni tecniche (peraltro di difficile comprensione da parte dei cittadini) rischia di essere un altro mattone nel muro di un Europa sempre più divisa e opaca nelle sue norme di funzionamento.

IMPRESA VERDE CAMPANIA – ENTE DI FORMAZIONE

LA FORMAZIONE

  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL ha avviato  l’Iter per Accreditarsi in Regione Campania, come Ente di Formazione Professionale ai sensi della Delibera della Giunta Regionale n° 136 del 22/03/2022 e presto sarà Accreditata.
  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL  E’  IN POSSESSO DELLE SEGUENTI TRE CERTIFICAZIONI:
1) SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ - ISO 9001:2015 - Sottosettore IAF/EA: 37 - Progettazione ed erogazione di corsi di formazione professionali 2) ISO/IEC 27001:2022 - SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI - Progettazione ed erogazione di corsi di formazione professionali   3) ISO 45001:2018 - SISTEMA DI GESTIONE PER LA SALUTE E SICUREZZA - Progettazione ed erogazione di corsi di formazione professionali  
  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL è Ente di Formazione impegnato nel sostegno e nella promozione di una visione ampia ed elevata della Formazione Professionale, che tiene conto del cambiamento e delle trasformazioni della società e della comunità locale nella quale opera, programmando i propri corsi, in considerazione delle tendenze del mercato del lavoro territoriale e delle figure professionali più richieste.
  • Il Team di IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL è formato da professionisti specializzati e competenti.
  • Un gruppo affiatato, esperto ed eterogeneo che ha fatto del lavoro di squadra il proprio punto di forza, che stabilisce insieme gli obiettivi di corsi e progetti, condivide idee, traguardi e successi.
  • Docenti, tutor, progettisti, project manager, esperti ecc cooperano e lavorano con determinazione e creano piani formativi di elevata qualità, in grado di fornire formazione di eccellenza e nel contempo elevate competenze professionali.
  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL articola i propri corsi in diversi settori di attività interagendo con Aziende, Associazioni, Studi Professionali, Scuole ed Enti del territorio, con la volontà di erogare azioni formative e di orientamento a servizio di giovani e adulti.
Tra le attività formative organizzate da IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL, vi sono:
  • Formazione professionale di I e II livello
  • Formazione specialistica
  • Aggiornamento, riqualificazione, formazione continua
  • Analisi dei fabbisogni formativi del territorio per Aziende e P.A.
  • Accesso ai finanziamenti regionali, nazionali e comunitari per le imprese ed enti locali
  • Studi e ricerche sulle problematiche occupazionali e formative
  • Realizzazione di attività di ricerca e consulenza
  • Supporto alla selezione del personale e delle risorse umane
  • Formazione specialistica dei tecnici e degli operatori del settore agricolo, alimentare e forestale, degli Enti territoriali e delle PMI operanti nelle zone rurali.
Orari di apertura della sede al pubblico  Via Mario Vetrone Snc  82100 - Benevento Lunedì – Giovedì 8.30 – 13.30 /15.00 – 18.00 Venerdì 8.30 – 13.30/15.00 – 17.00