Di fronte alla costante crescita dell'import costituito, oltre che dal latte fresco e trattato a lunga conservazione, prevalentemente da prodotti semi-lavorati: cagliate, polvere di latte, caseine, caseinati ed altro che minaccia imprese e cittadini-consumatori, migliaia di allevatori campani scendono in piazza con Coldiretti nella giornata nazionale del latte italiano. Al Centro direzionale di Napoli, hanno distribuito con Campagna Amica 5 mila bottiglie di latte e un quintale di mozzarella di qualità campana e presentato ad organi di informazione e ai vertici campani della Regione, dell’Istituto Controllo Qualità e del Comando Forestale del Ministero delle Politiche Agricole, dell’Istituto zooprofilattico e dell’Osservatorio per la sicurezza alimentare Regionale, che hanno confermato il loro impegno, un dettagliato dossier sul fenomeno.
A rischio ci sono migliaia di imprese, tutta la filiera e la genuinità e la sicurezza del prodotto dei nostri allevamenti e noi scendiamo in campo con una “operazione verità”, per combattere la mancanza di trasparenza nella vendita e sostenere il reddito degli allevatori insieme ad acquisti di latte e formaggi a prezzi più giusti per i consumatori - spiega, il presidente di Coldiretti Campania, Gennarino Masiello. Intendiamo fare chiarezza e creare le condizioni di riconoscibilità della produzione delle nostre aziende che hanno scelto la strada della responsabilità e della qualità e di quella importata e italianizzata, per consentire al consumatore di poter scegliere quello che consuma- afferma Masiello.
Il fabbisogno lattiero caseario italiano è soddisfatto per il 56% dalla produzione nazionale e il 46% è prodotto importato, mentre la produzione Campania di latte è di 3.532.000 quintali e l’import è di 4.746.137 quintali. Coldiretti chiede di rendere chiari e riconoscibili la loro origine e il loro utilizzo.
I nostri allevatori non riescono più a coprire i costi di produzione, mentre per i consumatori aumentano sempre di più i prezzi dei prodotti lattiero-caseari! Quanto pagato alla stalla è appena di 42 centesimi ed attualmente è oggetto di richiesta di ulteriori decurtazioni di 3 centesimi. E ciò nonostante i nostri allevamenti siano i più sicuri e controllati in Europa!- denuncia, il presidente di Coldiretti Caserta Tommaso De Simone.
La minaccia che incombe è quella di non essere più in grado di tutelare sulla sicurezza alimentare i consumatori, che invece pagano sempre di più per esserlo.
Tutto ciò è consentito dalle norme nazionali e comunitarie che permettono di importare e trasformare prodotto proveniente da qualsiasi Paese estero, ma senza doverlo indicare, ostacolando la programmazione della produzione nazionale e impendendo di comunicare ai consumatori il vero contenuto dei prodotti che acquistano, rileva il direttore della Coldiretti Campana, Vito Amendolara.
Mentre l'industria e la Grande Distribuzione Organizzata continuano a veicolare messaggi che fanno intendere che il latte e i prodotti caseari sono del territorio, usando immagini e nomi che richiamano l'italianità i nostri allevamenti, i nostri lavoratori e il vero made in italy sono prossimi alla scomparsa con il conseguente degrado territoriale- specifica Coldiretti.
Sono necessarie regole di mercato trasparenti sulle produzioni lattiero-casearie, al fine di consentire agli anelli finora più penalizzati - gli allevatori e i consumatori, di avere un'equa remunerazione, un giusto prezzo e la garanzia di quello che mangiano!- evidenzia Coldiretti.
Il mercato lattiero-caseario conta su una produzione nazionale di 110.000.000 quintali e un import pari a 86.000.000 quintali.
Di questi 29 milioni di quintali sono di latte alimentare di cui 13,2 di latte fresco e 15,8 di latte UHT a lunga conservazione, mentre sono 168 i milioni di quintali in impieghi industriali e prodotti finiti, dei quali 146 milioni di quintali di formaggi nazionali ed importati composti insieme da 50 milioni di quintali DOP e 96 milioni di quintali di origine incerta.
Inoltre, per una produzione nazionale di formaggio generico a pasta filata di 3 milioni e 500 mila quintali, gli impieghi di latte italiano sono di 13 milioni di quintali, integrati di altri 14 milioni di quintali di prodotto importato, tra latte e cagliata.nr
12 Maggio 2009
GLI ALLEVATORI CAMPANI IN PIAZZA A DIFESA DEL LATTE ITALIANO