Contribuire a garantire, fra spreco e povertà alimentari emergenti, più stretti legami con la pronta disponibilità, convenienza e capacità nutrizionali delle produzioni agroalimentari tipiche campane per consentire un più giusto, equilibrato e naturale rapporto con il cibo.
E’ quanto propongono per domenica 11 ottobre 2009 in Villa Comunale a Napoli Coldiretti con Campagna Amica e il progetto "Il Tempo delle Mele, Giornate del ben essere psicocorporeo", promosso con il patrocinio dell'ARsan, dalla Coldiretti, dall'ASL Napoli Centro, capofila della Rete HPH & HS – Ospedali Promotori di Salute - in Campania e dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura e alle Attività Produttive. Un appuntamento salutare e conveniente per soddisfare ogni bisogno alimentare con l’acquisto diretto dagli agricoltori di produzioni ortofrutticole, miele, conserve di ortaggi e frutta, olii extravergini d’oliva, vini, i formaggi, dolci tipici locali e cioccolato di puro cacao di stagione, di origine e qualità certa, insieme ad un salotto del benessere con informazioni sulle tematiche dell'alimentazione a tutto campo quali utili contributi per un rapporto con il cibo più giusto, appagante e alla portata di tutti, con modalità interattive, positivamente divulgative, emozionali e stimolanti.
Il 10 per cento della spesa alimentare degli italiani che finisce nella spazzatura e il 4,4 per cento delle famiglie residenti in Italia, per un totale di tre milioni di persone, che vive sotto la soglia di poverta' alimentare rilevati dalla ricerca realizzata dalla Fondazione per la Sussidiarieta' con le Universita' Cattolica e Milano-Bicocca sono inaccettabili insieme – afferma la Coldiretti - alle distorsioni che pesano sui mercati rendendo indisponibili al consumo prodotti alimentari al giusto prezzo nonostante i crolli che si sono verificati nelle quotazioni riconosciuti in campagna. I prezzi al consumo dei prodotti alimentari - denuncia la Coldiretti - sono aumentati quattro volte il valore medio dell’inflazione mentre per gli agricoltori nell’ultimo anno si sono verificati cali del 71 per cento per le carote, del 53 per cento per le pesche, del 30 per cento per grano e latte fino al 19 per cento per l’uva, secondo le rilevazioni Ismea ad agosto.
Pochi centesimi nei campi diventano euro al consumo con il risultato che è stato quindi un aumento della forbice nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola durante il quale - denuncia la Coldiretti - i prezzi degli alimenti moltiplicano oggi in media cinque volte. Gli italiani spendono 205 miliardi all'anno in alimenti e bevande (141 miliardi in famiglia e 64 fuori) che rappresentano ben il 19 per cento della spesa familiare ed è quindi necessario - conclude la Coldiretti - interrompere un trend che impoverisce cittadini e imprese agricole in un difficile momento di crisi economica.