Oltre a penalizzare gli automobilisti, il caro-gasolio fa volare anche i costi in campagna. A denunciarlo è la Coldiretti Campania dopo che il carburante per le attività agricole ha fatto segnare un aumento del 6,5 per cento rispetto allo scorso anno, secondo dati Ismea. “Un fenomeno che danneggia le nostre imprese in un momento delicato come quello delle semine, dove è maggiore l’impiego dei mezzi – spiega Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania -, senza dimenticare che conferma un trend di rincaro dei costi di produzione che in agricoltura ha fatto segnare nel 2011 un aumento medio dell'4,9 per cento, con punte del 19,3 per cento per i mangimi”. “Oltre all'aumento dei costi per il movimento delle macchine come i trattori, in agricoltura il caro petrolio colpisce anche le attività agricole che utilizzano il carburante per il riscaldamento dei locali e delle serre– aggiunge il direttore di Coldiretti Campania, Prisco Lucio Sorbo -, ma anche per l'essiccazione dei foraggi destinati all'alimentazione degli animali”. Ma a subire gli effetti del record nei prezzi del gasolio è l'intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica incidono dal 30 al 35 per cento per frutta e verdura e assorbono in media un quarto del fatturato delle imprese agroalimentari.
19 Aprile 2011
CARO-GASOLIO(+6,5%)