11 Settembre 2009
CON LA FESTA DI PIEDIGROTTA TORNANO ANCHE LE TIPICITA’ DELLA TRADIZIONE AGROALIMENTARE NAPOLETANA
La festa di Piedigrotta porta con se' anche le tipicita' della tradizione agroalimentare napoletana.
L'appuntamento con il sapore, la salubrità e la convenienza dei prodotti del territorio è per domani mattina in Villa Comunale a Napoli all’Agrimercato di Campagna Amica, proposto da Coldiretti, con la collaborazione del Comune e il finanziamento della Camera di Commercio di Napoli, nel segno di un più stretto e trasparente legame dal campo alla tavola e dell'acquisto diretto dai produttori agricoli con garanzia di genuinita', sicurezza, origine certa e prezzi giusti.
Dalle “percoche” alle susine tipiche, dal “pomodorino vesuviano” ai peperoni, alle melenzane, alle insalate e ad altre varietà di ortaggi e frutta, tutte le tipicità fresche di stagione e in conserva, insieme olii, vini, mieli, formaggi e dolci, il meglio che il territorio può offrire, sarà presente in circa 30 stand espositivi.
In programma anche il sorteggio di week end in agriturismi, degustazioni guidate di Lacryma Christi e Campi Flegrei Doc insieme alla distribuzione della tabella alcolometrica con i valori ammissibili di consumo e distribuzione di etilometri per favorire con la conoscenza dei suoi molteplici pregi un consumo consapevole del vino.
''L'appuntamento programmato mira a fornire un contributo per la rivalutazione dell'identita' alimentare e produttiva locale - evidenzia il direttore di Coldiretti Napoli Mena Caccioppoli - e per rafforzare con essa, attraverso la filiera breve tra produzione e consumo, la garanzia per un piu' facile accesso ad una alimentazione sana.
Una opportunita' sempre piu' insidiata da logiche di mercato dannose per cittadini e imprese.
''Sono in forte crescita le importazioni vendute fraudolentemente come prodotto 'made in Italy' – rileva il direttore della Coldiretti campana, Vito Amendolara - e l'aumento tendenziale dei prezzi degli alimentari dell'1,2 per cento rilevato dall'Istat ad agosto, e' stato senza alcuna giustificazione di sei volte superiore al valore medio dell'inflazione (+ 0,2 per cento) con lo scandaloso aumento del 2,3 per cento dei vegetali freschi che sono pagati oggi agli agricoltori con valori dimezzati rispetto allo scorso anno''.