Domenico Raimondo è il nuovo presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop.
Quarant’anni, salernitano, quarta generazione di “mastro casaro” e titolare del caseificio Mail di Bellizzi, Raimondo è stato eletto all’unanimità nel corso della riunione di insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione, costituito l’8 luglio scorso, e resterà in carica per il prossimo triennio. È il più giovane presidente nei trent’anni di storia del Consorzio di Tutela.
Due i vicepresidenti, come previsto dallo Statuto: Antonio Petrella per la componente degli allevatori e Vito Rubino per quella dei trasformatori.
Sposato con una figlia, Domenico Raimondo ha una passione per la politica e l’equitazione. Nell’ultimo decennio ha ricoperto ininterrottamente l’incarico di vicepresidente del Consorzio.
“Continueremo il lavoro avviato dal mio predecessore, Luigi Chianese, e insisteremo sulla strada del cambiamento per rendere il Consorzio più efficiente e autorevole. Sono il presidente di tutti e ringrazio i componenti del cda per il voto unanime che mi hanno accordato. Mi auguro che la mia elezione serva a chiudere definitivamente le pagine del passato, fatte di divisioni e debolezza”, commenta Raimondo.
Nell’ultimo anno il Consorzio ha compiuto scelte storiche, innanzitutto garantendo la rappresentanza dell’intera filiera all’interno dell’ organismo, con l’ingresso per la prima volta degli allevatori. Sono così state gettate le basi per poter affrontare tutte le sfide che attendono l’organismo Consortile.
L’insediamento del nuovo consiglio di amministrazione è avvenuto con l’ingresso di una componente rappresentativa degli allevatori e di un comitato paritetico. “ Una svolta – evidenzia il direttore del Consorzio Antonio Lucisano – che arriva dopo circa un anno di verifiche svolte dagli ispettori spediti in Campania dall’ex Ministro delle Politiche agricole Luca Zaia per far luce su una serie di sospetti sulla gestione dell’ente consortile, l’efficacia della rete di controlli, il rispetto del disciplinare di produzione” . Un’azione ispettiva che ha proposto un quadro a tinte fosche “sull’inadeguatezza dei sistemi di tracciabilità dell’intera filiera, sull’accentuata conflittualità interna al Consorzio e sulla forte morosità dei consociati con un tasso di 650 mila euro (poi recuperato al 50% grazie al comitato ispettivo che ha concluso i lavori nel giugno dello scorso anno) ” . “Ma ora va tracciata una linea di demarcazione – spiega Lucisano- evidenziando nell’uso del marchio, nel potere sanzionatorio, nell’allargamento dell’area Dop, nell’istituzione dell’albo dei fornitori autorizzati per i mangimi della filiera e nell’iscrizione obbligatoria dei capi bufalini all’albo genealogico i punti cardini di riferimento di un cambiamento radicale che passa anche attraverso un ruolo maggiore dell’ente nella determinazione del prezzo del latte e in una diversa regolamentazione dell’uso del marchio.”
“La mia presidenza intende caratterizzarsi per il massimo impegno nella tutela della qualità ed eccellenza della mozzarella di bufala campana Dop e per una più incisiva collaborazione con le istituzioni – afferma Raimondo. Il Consorzio deve essere riferimento imprescindibile per tutti i soggetti del settore, capace di dare risposte immediate e di riservare il massimo rigore contro frodi, imitazioni e ogni forma di illegalità e di attacco che frena le straordinarie potenzialità del prodotto che tuteliamo”.
“Il messaggio che oggi lanciamo alle istituzioni – fa sapere Raimondo – deve essere chiaro: il Consorzio vuole giocare un ruolo da protagonista nell’ambito della politica agricola del Paese, perché rappresenta un territorio vasto e un settore ben saldo dell’agricoltura nazionale”.
Per il neo-presidente quella dei controlli e della sicurezza del prodotto rappresenta la sfida numero uno da vincere, “perché – sottolinea – tocca il cuore della nostra missione: la tutela dei consumatori e la qualità del prodotto. I controlli non solo si stanno già moltiplicando, ma ci vedono fare da battistrada in Italia in una politica nuova su questo fronte, fatta di sinergia, come dimostra l’intesa raggiunta con il Consorzio dell’Asiago relativa alla possibilità di effettuare controlli sui rispettivi prodotti”.
Al termine della riunione del Cda, si è insediato anche il Comitato Paritetico, composto da Giancarlo Francia, Pasquale Colangelo e Antonio Sorrentino per i caseifici (supplenti Marco Di Bari e Alfonso Cutillo), Letizia Gallipoli, Guido Coppola e Giuseppe Polito per gli allevatori (supplenti Giuseppe Antico e Raffaele Romano). Il Comitato Paritetico è guidato dal direttore del Consorzio, Antonio Lucisano, ed è l’unico soggetto abilitato a presentare proposte di modifica allo Statuto e al Disciplinare di produzione, tema fondamentale per tenere nella giusta considerazione le mutate esigenze del mercato e per dotare il Consorzio dei regolamenti necessari ad operare con maggior efficacia su diversi temi strategici per il futuro di questo importante prodotto.
29 Luglio 2011
CONSORZIO DI TUTELA DELLA MOZZARELLA DI BUFALA DOP: NUOVI ORGANI SOCIALI E NUOVA POLITICA