Solo il 3 per cento degli italiani teme la ripresa dello spread mentre l’autunno caldo fa paura a quasi la metà (48 per cento) per l’aumento del prezzo della benzina ed al 25 per cento per il rincaro della spesa alimentare. E’ quanto emerge da una sondaggio condotto sul sito www.coldiretti.it con l’arrivo dell’autunno dal quale si evidenzia peraltro che il 5 per cento è preoccupato dall’aumento delle spese scolastiche mentre il 19 per cento non risponde o indica altri timori.
“Si tratta della dimostrazione che la crisi da finanziaria è diventata economica con effetti reli sulla vita delle famiglie con la necessità di fare quadrare il bilancio con le spese quotidiane, in cui energia e cibo incidono maggiormente, che vince – sottolinea la Coldiretti – sulle preoccupazioni relativo all’andamento degli indici finanziari. Il fatto che la speculazione sui mercati finanziari faccia dunque meno paura di quella sul cibo e sulla benzina significa che – sostiene la Coldiretti – occorre intervenire urgentemente a sostegno della ripresa dell’economia reale. La crisi ha infatti svuotato il carrello della spesa con il crollo degli acquisti addirittura di latte del 7 per cento e di olio del 5 per cento, ma anche di pesce (-4 per cento), carne di maiale e vino (-2 per cento), frutta, pasta e carne di manzo (-1 per cento), secondo le analisi della Coldiretti su dati Ismea relativi al primo semestre 2012″.
L’aumento dei costi burocratici e fiscali e gli effetti della crisi sull’occupazione hanno ridotto la capacità di acquisto dei cittadini. Con la crisi un italiano su due (50 per cento) ha ridotto, rinunciato o rimandato,le vacanze, il 47 per cento alle spese per il tempo libero, il 34 per cento agli acquisti tecnologici, mentre un italiano su tre (33 per cento) ha ridotto, rinunciato o rimandato anche le attività culturali e il 30 per cento all’auto, secondo l’indagine Coldiretti/Swg.
“Una previsione che ha trovato conferma nelle difficoltà per il turismo durante l’estate e non induce all’ottimismo per l’autunno nonostante – rileva la Coldiretti – l’arrivo dell’Iphone 5 della Apple o l’impegno di Fiat e governo per rilanciare l’auto. L’Italia per tornare a crescere deve investire sull’economia reale che ha effetti diretti sulla vita delle persone che si trovano sempre piu’ di difficoltà”.
“In particolare l’Italia e il suo futuro sono legati alla capacità di tornare a fare l’Italia, cioè di essere l’Italia della grande creatività, delle piccole e medie imprese agricole, artigiane, manifatturiere che poi sanno crescere e conquistare il mondo ma anche capaci di valorizzare il territorio offrendo opportunità economiche ed occupazionali che – conclude la Coldiretti – la grande industria spesso non è piu’ in grado di dare”.
21 Settembre 2012
Crisi economica: Coldiretti, italiani temono ‘autunno caldo’. Si spera in imprese agricole