Vito Amendolara, direttore Coldiretti Campania, dichiara: “E’ assolutamente inaccettabile, nella culla della dieta mediterranea, scoprire che i bambini obesi o sovrappeso sono quasi il 50%. Mentre la patria per antonomasia del cibo spazzatura, l’America, essendo corsa ai ripari, ora conta solo il 15% di bambini, della stessa fascia d’età, affetti dalle malattie del benessere. E’ una vergogna per la Campania, con i suoi primati di eccellenze alimentari e per la riconosciuta bontà delle tradizioni culinarie, vantare un primato negativo così eclatante. La nostra sfida – continua Amendolara – è formare una task force con privati, regione, istituzioni e medici, per affrontare questa calamità. Da anni siamo impegnati, attraverso molteplici iniziative tra cui le Fattorie didattiche o il progetto Quadrifoglio con le ASL, all’educazione alimentare dei più piccoli ma evidentemente non basta… E la Coldiretti rilancia: creare una programmazione in sinergia, non solo con le famiglie ma con tutti gli imprenditori ed i professionisti che si rivolgono ai baby-clienti. Gli obiettivi principali da perseguire? Solo due: creare controinformazione per il target di riferimento (regolamentazione della pubblicità per i cibi spazzatura nelle fasce protette ma anche e soprattutto pubblicità positive che puntino a modificare le abitudini alimentari negative). L’altro obiettivo a cui la Coldiretti Campania lavora ormai da anni è la creazione di una rete di ristoranti specializzati per i clienti in crescita. Per cui gli chef sono avvisati: dal 2009 anche loro dovranno impegnarsi per entrare a far parte, con le famiglie e le scuole, di un sistema virtuoso nel quale dovunque i bambini potranno scegliere sì piatti salutistici ma formulati con ricette invitanti per appagare innanzitutto i loro sensi molto ricettivi e selettivi”.
CAUSE PRINCIPALI DELL’OBESITA’ INFANTILE: poco moto e cattiva alimentazione
In Campania il 49% dei bambini della scuola primaria (non oltre gli 8 anni) è in soprappeso o affetto da obesità: la nostra regione è al primo posto a livello nazionale. (Fonte Ministero della Salute – progetto Okkio 2008) N.B.: Negli Usa il “solo” il 15% dei bambini tra i 6 e gli 11 anni è obeso la percentuale sale al 15,5% nella fascia tra i 12 ed i 19 anni.
Obesità e sedentarietà rischiano di ridurre le aspettative di vita dei bambini di oggi: potrebbero essere la prima generazione a vivere meno dei genitori. Eccesso di peso correlato a malattie cardio-circolatorie potrebbero rubare 4 – 5 anni di vita alle future generazioni (dati Ircss di Trieste).
L’80% dei bambini europei va a scuola in auto. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità i dati sul traffico indicano che il 50% dei percorsi cittadini non supera i 5 Km ed il 30% è sotto i 2,5 Km. I genitori evitano passeggiate anche brevi verso le scuole mentre ciò potrebbe favorire meno inquinamento, risparmio economico ed il rispetto della prima regola dello starbene: mezz’ora di attività fisica al giorno per gli adulti, un’ora almeno per i bambini. A Roma hanno costituito percorsi per lo “Scuolabus a piedi”.