Puntare sull'italianità come vera leva competitiva per lo sviluppo economico nazionale, sostituendo alle teorie delle economie di scala, quelle della qualità e delle relazioni intersettoriali e tra territori, dove la capacità innovativa dei giovani gioca un ruolo fondamentale.E’ quanto ha affermato il Delegato Nazionale dei Giovani Coldiretti Vittorio Sangiorgio all’incontro che il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera ha avuto, martedì 29 maggio, con tutte i giovani rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e produttive di categoria.
Lo stesso Vittorio, d’altronde rappresenta, con la sua storia, un chiaro esempio di come si possa fare impresa in modo diverso.
A soli 29 anni, infatti, ha introdotto all’interno dell’azienda florovivaistica di famiglia, situata in provincia di Salerno, tra Nocera Inferiore e Pagani, una nuova divisone: il “verde tecnologico”. Si è impegnato, cioè, a rivestire di verdi tetti che abbiano installato impianti fotovoltaici, aumentando potentemente il risparmio sia per il riscaldamento che per il raffreddamento o a costruire giardini sulla superficie di parcheggi interrati. Un modello d’impresa incentrato sulla qualità – ha sottolineato Sangiorgio - rappresenta una via italiana allo sviluppo, in cui il benessere nazionale vale molto di più di ogni altro parametro economico. Le giovani imprese agricole di Coldiretti - ha concluso - sono impegnate nel portare avanti questo nuovo modello di sviluppo per il Paese, che si concretizza nella filiera agricola tutta italiana, in cui valorizzare sul mercato nazionale ed estero le peculiarità del vero Made in Italy.