Sull’Imu agricola la strada scelta dal governo, con l’emendamento al decreto fiscale, non è sufficiente. Le proposte, non sono infatti ancora coerenti con gli impegni assunti dall’esecutivo al Tavolo di confronto con le organizzazioni agricole.
Appare opportuno che per l’agricoltura il pagamento venga rimandato al prossimo 15 dicembre, al termine dell’operazione di accatastamento dei fabbricati rurali che scade il prossimo 30 novembre. Soltanto allora sarà, infatti, possibile quantificare il gettito che il settore dovrà sostenere e ridefinire, di conseguenza, come condiviso al Tavolo, le aliquote sui fabbricati.
La stessa norma di esenzione per i fabbricati siti nei territori montani al di sopra dei mille metri se non corretta suona come una beffa, poiché gli agricoltori di quelle zone saranno chiamati a pagare, per la prima volta, l’Irpef. Anche questa norma, dunque, necessita di correzione. E’ quanto sollecita Coldiretti.