La bruciatura in campagna del materiale agricolo derivante da sfalci e potature non è reato. A confermarlo arriva una legge nazionale che, sottolinea Coldiretti Campania, inserisce una precisa disposizione nel codice ambientale per precisare che non si applicano le sanzioni connesse alla gestione dei rifiuti alla combustione in loco di materiale agricolo e forestale derivante da sfalci, potature o ripuliture. Un provvedimento che premia l’impegno di Coldiretti Campania per permettere queste attività di combustione nelle campagne e vede riconosciuto l’indirizzo di buon senso che animava la richiesta anche dal legislatore.
“ Coldiretti - afferma il presidente regionale Gennarino Masiello - saluta con molta soddisfazione la nuova disposizione che riconosce la sostanziale differenza tra le attività di gestione dei rifiuti e le consuetudinarie pratiche agricole di gestione sul luogo di produzione di piccoli quantitativi di scarti vegetali, appare indispensabile ed urgente che anche quei Comuni che prima non hanno risposto alla sollecitazione di Coldiretti, elaborino oggi le ordinanze per disciplinare a livello locale le corrette modalità di gestione di tali attività, cosi come vuole il decreto del Governo Renzi”.
La norma precisa che di tale materiale è consentita la combustione in piccoli cumuli ed in quantità giornaliere non superiore a tre metri cubi per ettaro nelle aree, periodi ed orari individuati con apposita ordinanza dei Comuni. Nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata.
27 Giugno 2014
LA BRUCIATURA DEI RESIDUI DI SFALCI E POTATURE IN CAMPAGNA NON È REATO