La crisi accorcia le vacanze e taglia i budget di spesa ma sopratutto dà impulso al turismo ecologico. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti presentata in occasione dell’incontro organizzato con il Touring Club Italiano “Dentro il paesaggio - Agricoltura sostenibile e turismo compatibile” con la partecipazione, del Presidente nazionale Coldiretti Sergio Marini.
La primavera 2012 - sottolinea la Coldiretti - conferma il trend di crescita del turismo ecologico con un progressivo aumento del fatturato e delle presenze, che sfiorano 100 milioni all'anno negli esercizi ufficiali delle aree protette. Per molti - continua la Coldiretti - si tratta di una scelta alternativa alle vacanze tradizionali con la possibilità di godere in Italia dei 871 parchi, oasi e aree protette che coprono il 10% del territorio nazionale dove è possibile assistere allo spettacolo unico della natura.
Dai dati emerge che l’attenzione per il paesaggio non riguarda solo gli “ecoturisti puri” nei parchi e nelle aree protette ma coinvolge tutte le principali destinazioni. Dall’indagine, infatti, risulta che nella scelta di una meta turistica la presenza di bellezze naturalistiche e paesaggistiche incide per il 55%, seguiti da cultura, arte e storia (49%), relax (33%) e divertimento (22%).
“L’ambiente e il paesaggio non sono solo un patrimonio del Paese ma una leva competitiva per battere la crisi e tornare a crescere in modo sostenibile - afferma il Presidente Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che - Il futuro dell’Italia si regge su quello che ha di unico e di esclusivo e sulla capacità di mettere queste peculiarità nei propri prodotti e nei propri servizi. Territorio, paesaggio, storia, cultura, alimentazione e tradizioni sono il vero valore aggiunto del Made in Italy” .