22 Maggio 2013
LAVORO: DA STAFFETTA GENERAZIONALE 200MILA POSTI IN CAMPAGNA

Dalla staffetta generazionale è possibile l’inserimento di 200mila giovani nelle campagne dove il 37,3 per cento delle imprese ha un conduttore di età superiore ai 65 anni. E’ quanto ha affermato il delegato nazionale dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio all’Assemblea nazionale nel sottolineare l’importanza che il Governo voglia dare finalmente priorità al tema dell’occupazione giovanile come annunciato dal Presidente del Consiglio Enrico Letta, con il pacchetto che verrà presentato dal ministro del Lavoro Enrico Giovannini. Se proprio vogliamo dare un segnale forte ai figli e ai padri delle nostre campagne, che punti sull’intraprendenza dei giovani, sulla loro voglia di fare e sulla loro capacità di innovare, allora – ha chiesto Sangiorgio - sospendiamo il pagamento di imposte e contributi per cinque anni alle imprese familiari in cui si concretizza quella che viene definita la staffetta generazionale. L’agricoltura sta vivendo una straordinaria fase di attenzione da parte dei giovani, ma alle imprese è preclusa la possibilità di ospitare giovani tirocinanti e offrire quindi l’opportunità anche a studenti di effettuare brevi esperienze full immersion in una realtà di impresa. La pretesa che per ospitare un tirocinante l’impresa debba avere alle proprie dipendenze almeno un dipendente a tempo indeterminato comporta, in un settore nel quale molte imprese utilizzano solo manodopera familiare,  l’impossibilità di dare corso a questa esperienza. E’ necessario quindi - ha concluso il Delegato dei giovani Coldiretti - superare l’interpretazione restrittiva della normativa vigente per assecondare e favorire un fenomeno tanto recente quanto positivo come quello del ritorno alla campagna di tantissimi giovani.

LAVORO: SANGIORGIO (GIOVANI COLDIRETTI), “NEET” IN UNA FAMIGLIA SU 10

In almeno una famiglia italiana su dieci c’è un giovane di età compresa tra i 15 e i 29 anni che resta a casa senza studiare ne' lavorare ne' tantomeno cercare un posto di lavoro, che è fonte di depressione e ansia sociale ed economica che compromette la qualità della vita, ma anche le opportunità di sviluppo del Paese. E’ quanto ha affermato il delegato nazionale dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio all’Assemblea nazionale che cade a 60 dalla nascita del piu’ grande movimento giovanile d’impresa presente in Italia, in riferimento alla presenza in Italia di 2,1 milioni di giovani “neet”, che sono in uno stato di “not in education, employment or training”. Una perdita straordinaria di energie e di intelligenze che il Paese non puo’ davvero permettersi. Ci incoraggia il fatto che oggi abbiamo in questa sala un premier che - ha continuato Sangiorgio - alla nostra assemblea del 2011 disse: “l’Italia degli anni 60 aveva i giovani nel motore di sviluppo del Paese, oggi li ha messi in panchina”. Noi siamo pronti a svolgere il nostro ruolo per il bene del Paese, nel suo motore possiamo mettere il miglior carburante (le energie giovani) proveniente da fonte rinnovabile (il meglio del territorio italiano). Abbiamo certamente il merito – ha detto Sangiorgio - di aver in questi anni argomentato il perché la classe dirigente più vecchia d'Europa non sarebbe stata in grado di portare il Paese verso la rotta giusta. In politica abbiamo iniziato un ricambio di qualità, ma terremo alta l’attenzione contro tentativi di retromarcia. “Il fatto che il Ministro più giovane del governo, l’onorevole Nunzia De Girolamo,  abbia la delega alle Politiche agricole – ha concluso il delegato dei giovani Coldiretti - è una opportunità per cogliere al meglio ciò che di “straordinariamente giovane” sta avvenendo in agricoltura e nei territori italiani”.
 

CRISI: SANGIORGIO (GIOVANI COLDIRETTI), BELLEZZA ITALIA CI PUO’ SALVARE
“L’Italia è al primo posto per numero di siti iscritti come patrimonio dell’umanità nella lista dell’Unesco, quasi metà del territorio nazionale è coperto da aree di particolare pregio e sottoposte a vincolo di tutela, ci sono 33 beni culturali e archeologici ogni 100 kmq e 131 paesaggi rurali storici”. E’ quanto ha affermato il delegato nazionale dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio all’Assemblea nazionale nel sottolineare che “prestando più attenzione a ciò che rende unico e arricchisce realmente il Paese potremmo recuperare miliardi di Pil e milioni di posti di lavoro”. “L’Italia è universalmente il Paese della bellezza, ma come mai non è nata un’”impresa” della bellezza in Italia? Anzi spesso ci permettiamo anche di distruggerla! Perché abbiamo permesso che in una delle baie più belle della nostra penisola, quella di Taranto, si potesse perpetrare uno scempio che ci ha portato paradossalmente a dover scegliere tra disoccupazione e salute?”, ha sostenuto il delegato nazionale dei Giovani della Coldiretti. Il futuro della globalizzazione si esprimerà non più nella direzione dell’omologazione e di un mondo americanizzato, ma dovrà puntare tutte le sue carte sulla diversità attrattiva, su prodotti unici ed originali, come peraltro avviene nel mondo della vita, in cui la biodiversità garantisce la forza e la longevità degli organismi viventi. “Il mondo – ha detto ancora il leader di Giovani Impresa Coldiretti - ha fame di Italia, e comprende che l’Italia è fatta di storia, cultura, arte, ma anche di moda, cibo, design, in cui magicamente tutto viene tenuto insieme dal gusto, dal saper vivere, conciliando in modo democratico il bello e il buono. Eppure ogni anno dobbiamo vivere la seccante scocciatura di spiegare a questo o a quel ministro, a questo o quello scienziato,  a questo o a quel presunto imprenditore che per noi Ogm è sinonimo di omologazione e quindi di impoverimento”.

CRISI: SANGIORGIO (GIOVANI COLDIRETTI), GESSO A SCUOLA IN ERA WEB
“Come è possibile che investiamo ancora soltanto l’1,3 per cento del nostro Pil in sviluppo e ricerca, come è possibile che ci siano scuole dove i genitori devono fare la colletta per comprare il gesso e come è possibile che ci sia ancora il gesso?”. E’ quanto si è chiesto il delegato nazionale dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio all’Assemblea nazionale nel sottolineare che in termini di rapporto tra spesa per ricerca e sviluppo e Pil, l’Italia con l’1,3 per cento non è solo lontana dalla soglia del 3 per cento  fissata da Europa 2020, ma si conferma uno dei paesi in fondo alla graduatoria e viene dopo anche a diversi paesi nuovi entrati (Slovenia, Repubblica Ceca ed Estonia). “E’ necessario – ha detto Sangiorgio - incoraggiare e stimolare attività di studio e di ricerca che sappiano restituire alla nostra cultura millenaria la sua capacità di dare risposte a problemi concreti della società moderna. L’Italia ha una grande storia da cui i giovani possono prendere il meglio ed adattarlo con gli strumenti dell’innovazione. L’Italia è infatti il paese delle distintività e delle eccellenze, ma non siamo ancora riusciti a costruire attorno ad esse qualcosa che ne crei e raccolga i frutti. L’Italia – ha proseguito il leader di Giovani Impresa Coldiretti - è ancora ai primissimi posti nei desideri di viaggio in tutto il mondo, ma accoglie turisti per meno del 50 per cento del suo potenziale. Dopo essere stati sino alla metà degli anni ’80 e poi di nuovo a metà degli anni ’90 la meta europea prescelta, negli ultimi 20 anni abbiamo dimezzato la nostra quota nel turismo mondiale, facendoci superare da Francia e Spagna. E’ una follia, è un vero scandalo nazionale. Qui c’è bisogno di una vera battaglia generazionale, qui c’è bisogno che i giovani si mobilitino. “E’ su quello che vogliamo del nostro Paese – ha puntualizzato Sangiorgio - è sul modello di sviluppo che vogliamo intraprendere che dobbiamo costringere la politica a risponderci. Sono milioni di opportunità di vita tolte soprattutto ai giovani”.

CRISI: SANGIORGIO (GIOVANI COLDIRETTI), DOVE CI SIAMO ITALIA NON FRANA
“Dove ci siamo noi l’Italia non frana perché le aziende agricole riescono ad arrivare dove lo Stato fa fatica ad essere. Eppure pochi riescono a ‘vedere’ questa centralità dell’azienda agricola italiana. Non la vedono gli uomini politici, spesso non la vedono i cittadini, spesso facciamo fatica a vederla anche noi”. E’ quanto ha affermato il delegato nazionale dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio all’Assemblea nazionale nel sottolineare che “siamo in grado di offrire al mondo tutto ciò che ci chiede per un futuro sostenibile: salvaguardia dei beni comuni acqua, terra, suolo e nuova energia pulita, modelli e luoghi di coesione sociale come i farmers market, ricchezza e qualità del cibo Italiano, competitività con il più alto valore aggiunto e numero di occupati agricoli per ettaro in Europa, un export agroalimentare che cresce costantemente ed il lavoro agricolo che è diventato  espressione  compiuta del territorio, dà forza al territorio sia in termini di purezza e unicità dei suoi prodotti che in termini di suggestioni ed echi culturali”. L'Italia – ha proseguito Sangiorgio - è il paese con l’agroalimentare più sicuro perché ha costantemente il primato in Europa e nel mondo della sicurezza alimentare: l’Italia  ha il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici oltre i limiti ammessi (0,3 per cento di irregolarità), inferiore di ben 5 volte rispetto alla media europea (1,5%) e addirittura inferiore di 26 volte ai prodotti extracomunitari (7,9 per cento). Ma la nostra Italia è il futuro anche perché è il paese della tipicità e dell’eccellenza nella qualità, attestata dal maggior numero di DOP e IGP riconosciute dall’UE e dalla leadership mondiale nell’esportazione di vino, tanto che i prodotti italiani sono i più copiati al mondo. Mentre l’Europa continua a bacchettarci su una presunta inaffidabilità dell’Italia basata, tra l’altro, su ipotesi mai realizzate perché, con i nostri sacrifici, abbiamo sempre adempiuto ai nostri obblighi – ha sostenuto il leader di Giovani Impresa Coldiretti - noi con fatti concreti stiamo indicando all’Europa e al mondo intero un cammino virtuoso per il benessere delle persone, che è ciò che ad ognuno di noi, come cittadini, italiani, svedesi, polacchi cinesi o canadesi, interessa realmente di più.

IMMIGRAZIONE: SANGIORGIO (GIOVANI COLDIRETTI), CITTADINANZA A NATI IN ITALIA
“Accogliamo l’invito del Presidente Napolitano a riconoscere la cittadinanza italiana agli italiani figli di immigrati, nostri amici che parlano in romanesco o in toscano”. E’ quanto ha affermato il delegato nazionale dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio all’Assemblea nazionale nel sottolineare che “l’Italia è un Paese inclusivo con i  giovani che nelle campagne raccontano storie fantastiche di integrazione. Il nostro spirito accogliente deve trasformarsi anche in regole e leggi accoglienti affinché si possa esprimere al massimo il potenziale del nostro Paese”. L’accoglienza e la disponibilità sono le qualità che hanno reso il nostro territorio desiderabile e sede, spesso stabile, di personaggi più o meno noti, e che hanno fatto del saper vivere Italiano una filosofia di vita. Il contatto con le coste, i porti e le città di mare – ha rilevato Sangiorgio - ha predisposto il Paese al confronto e allo scambio di prodotti, di idee e di stimoli sempre nuovi, limitando gli atteggiamenti di razzismo e di chiusura che spesso caratterizzano altre comunità.

CREDITO: SANGIORGIO (GIOVANI COLDIRETTI), PER 65% FRENA GIOVANI IMPRESE
“Servono politiche che incoraggino le banche a rischiare sui progetti e sui talenti e meno sul consolidato”. E’ quanto ha affermato il delegato nazionale dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio all’Assemblea nazionale nel sottolineare che il 65 per cento dei giovani lamenta come ostacolo al fare impresa l’accesso al credito e il 67 per cento ritiene che strumenti di finanziamento agevolato siano necessari per avviare un’impresa, secondo una indagine Coldiretti/Swg. E mentre i giovani hanno bisogno di credito, la quasi totalità del credito va a società finanziarie. “Sarà pure arrivato il tempo – ha denunciato Sangiorgio - di smetterla di prendere i soldi dall’economia reale, quella delle persone che lavorano e faticano, per darli a quella virtuale, quella dei capitali e delle speculazioni. Noi lo stiamo facendo con il nostro progetto giovani Coldiretti Giovani Impresa – CreditAgrItalia, con cui quest’anno abbiamo finanziato 57 milioni di investimenti per 760 giovani imprese, 20 milioni in più rispetto all’anno precedente. Un risultato straordinario nell’anno del credit crunch. Per quest’anno con CreditAgri – ha precisato il leader di Giovani Impresa Coldiretti - avevamo pensato di dedicare un nuovo plafond di 80 milioni di euro, ma per dare un messaggio ancora più forte siamo arrivati ad un plafond di 100 milioni … 100 milioni di investimenti per giovani, che si alzeranno presto la mattina, che troveranno soluzione a tutti gli ostacoli che verranno loro posti, che contribuiranno al benessere del Paese, perché hanno il diritto a sognare un loro futuro migliore”.

LAVORO: SANGIORGIO (COLDIRETTI), 56% GIOVANI NEI CAMPI PER PASSIONE
“Scegliamo soprattutto di fare impresa per passione (56 per cento) anche se, se vuole, qualcuno può continuare a pensare che l’agricoltura sia solo un “riparo” in tempo di crisi. Resta il fatto che qui dentro nessuno pensa di abbandonarla”. E’ quanto ha affermato il delegato nazionale dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio all’Assemblea nazionale nel ricordare che il sistema agroalimentare vale da solo 267 miliardi, il 17 per cento del Pil. Il nostro modo di interpretare il modello di sviluppo – ha detto - ha numeri importanti: aumenta il numero di chi tra noi ha certificazione di qualità con quasi i 2/3 delle imprese giovani certificate mentre circa il 70 per cento delle imprese giovani sono multifunzionali (erano il 65% un anno fa). Continuiamo ad espanderci e progettiamo di continuare ad innovare nel futuro prossimo. E’ quello – ha sostenuto il leader di Giovani Impresa Coldiretti - che ci sta insegnando la nostra Coldiretti, pioniera di un modo nuovo di pensare l’agricoltura, un modo che sta diventando vitale non soltanto nel nostro Paese, ma pioniera anche di un nuovo modo di rappresentare, fatto di progetti ideati e realizzati, in cui l’interesse generale si concili perfettamente con quello settoriale, non solo in agricoltura, per una rappresentanza globale dei territori, fatto da una classe dirigente sempre più giovane e coraggiosa.

IMPRESA VERDE CAMPANIA – ENTE DI FORMAZIONE

LA FORMAZIONE

  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL ha avviato  l’Iter per Accreditarsi in Regione Campania, come Ente di Formazione Professionale ai sensi della Delibera della Giunta Regionale n° 136 del 22/03/2022 e presto sarà Accreditata.
  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL  E’  IN POSSESSO DELLE SEGUENTI TRE CERTIFICAZIONI:
1) SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ - ISO 9001:2015 - Sottosettore IAF/EA: 37 - Progettazione ed erogazione di corsi di formazione professionali 2) ISO/IEC 27001:2022 - SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI - Progettazione ed erogazione di corsi di formazione professionali   3) ISO 45001:2018 - SISTEMA DI GESTIONE PER LA SALUTE E SICUREZZA - Progettazione ed erogazione di corsi di formazione professionali  
  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL è Ente di Formazione impegnato nel sostegno e nella promozione di una visione ampia ed elevata della Formazione Professionale, che tiene conto del cambiamento e delle trasformazioni della società e della comunità locale nella quale opera, programmando i propri corsi, in considerazione delle tendenze del mercato del lavoro territoriale e delle figure professionali più richieste.
  • Il Team di IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL è formato da professionisti specializzati e competenti.
  • Un gruppo affiatato, esperto ed eterogeneo che ha fatto del lavoro di squadra il proprio punto di forza, che stabilisce insieme gli obiettivi di corsi e progetti, condivide idee, traguardi e successi.
  • Docenti, tutor, progettisti, project manager, esperti ecc cooperano e lavorano con determinazione e creano piani formativi di elevata qualità, in grado di fornire formazione di eccellenza e nel contempo elevate competenze professionali.
  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL articola i propri corsi in diversi settori di attività interagendo con Aziende, Associazioni, Studi Professionali, Scuole ed Enti del territorio, con la volontà di erogare azioni formative e di orientamento a servizio di giovani e adulti.
Tra le attività formative organizzate da IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL, vi sono:
  • Formazione professionale di I e II livello
  • Formazione specialistica
  • Aggiornamento, riqualificazione, formazione continua
  • Analisi dei fabbisogni formativi del territorio per Aziende e P.A.
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  • Realizzazione di attività di ricerca e consulenza
  • Supporto alla selezione del personale e delle risorse umane
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