Il primo marzo scorso dal convegno su “Territorio del Sannio tra uso rurale e anarchia” fu lanciata la necessità di moratoria da chiedere alla Regione Campania in merito al proliferare delle autorizzazioni per nuovi impianti eolici sul territorio sannita. I sindaci dell’area Tammaro ed i consiglieri regionali Giulia Abbate, Luca Colasanto e Sandra Lonardo hanno raccolto l’invito di Coldiretti, delle associazioni ambientaliste e della Comunità Montana Tammaro Titerno ed hanno provveduto a chiedere ufficialmente alla Regione lo stop per la realizzazione degli impianti eolici nell’attesa che vengano definite le regole comunemente condivise.
Rispettando gli impegni assunti nel corso del convegno i consiglieri regionali della provincia di Benevento, Giulia Abbate, Luca Colasanto e Sandra Lonardo, hanno chiesto al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, di procedere ad una immediata moratoria dell’installazione di impianti eolici in territorio sannita, in attesa della delimitazione delle aree non idonee. I rappresentanti sanniti parlano di "selvaggia aggressione dell'eolico" e di "approccio spregiudicato ed incurante di una vocazione territoriale orientata all'enogastronomia". Con questa moratoria in sostanza si vuole contrastare le tantissime richieste che quasi giornalmente vengono presentate alla Regione Campania per l’installazione di parchi eolici.
Secondo i consiglieri regionali "i territori destinati ad ospitare gli impianti insistono tutti in aree di altissimo valore paesaggistico ed ambientale”.
La richiesta al presidente Caldoro è di dare seguito all'individuazione delle aree "non idonee", così come previsto dalla legge, per "evitare il medesimo scempio realizzatosi ai danni del Fortore".
Alla Regione Campania è stato richiesto:
- di individuare e pubblicare urgentemente gli elenchi e le planimetrie delle aree e dei siti dichiarati non idonei;
- assicurare la promozione dello sviluppo delle agro energie a dare priorità ad impianti di piccola taglia ed ad impianti operanti nel raggio di una filiera corta con utilizzo prevalente di residui di produzione presenti sul territorio;
- disciplinare le procedure di autorizzazione, prevedendo il preventivo coinvolgimento delle Amministrazioni locali, delle Organizzazioni delle imprese agricole e delle altre categorie interessate, nonché delle forze sociali e della cittadinanza, al fine di garantire la completa condivisione delle migliori modalità di inserimento nel territorio di eventuali impianti;
- intraprendere tutte le azioni utili a contrastare l’insediamento di impianti, anche se a fonti rinnovabili di energia, che possano causare impatti significativi sull’ambiente, sul territorio e sulle attività agricole ed economiche;
- non procedere all’autorizzazione di nuovi impianti eolici di rilevanti dimensioni e di sospendere le autorizzazioni già rilasciate con parere contrario delle amministrazioni comunali nelle more dell’adozione degli strumenti di pianificazione e di programmazione indicati senza il preventivo parere positivo delle amministrazioni comunali interessate.