Agricoltura eco- sostenibile e competitività delle imprese agricole nel mercato mondiale. E’ questo il tema del primo seminario sulla Pac (Politica Agricola Comunitaria) che si è tenuto martedì 28 ottobre alla Camera di Commercio di Napoli. Al forum, organizzato da Coldiretti Campania e da Union Camere sono intervenuti: Vito Amendolara, Direttore regionale Coldiretti Campania, Fabrizio De Filippis, professore di Economia Agraria dell’Università degli studi di Roma Tre, Giuseppe Allocca, coordinatore AGC 11 della Regione Campania, Paolo Masi, preside della facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e Antonio Irlando, dirigente Ipa Regione Campania.
“Nei prossimi cinque anni, la Regione Campania riceverà venti miliardi di euro per i fondi strutturali europei 20072013. Da stanziare, complessivamente, per il Programma di Sviluppo Rurale (PSR), per il Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS) e per il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale( FESR). Risorse, straordinarie, che non potranno essere utilizzate per gestire l’ordinario, altrimenti ci troveremo in grosse difficoltà”. E’ questo il monito lanciato dal Direttore regionale di Coldiretti Campania, Vito Amendolara nel corso del primo dei cinque incontri sulla riforma della Pac. Gli altri seminari saranno organizzati, a partire dal mese di novembre nelle sedi provinciali delle Camere di Commercio di Benevento, Avellino, Salerno e Caserta. “La gestione ambientale del territorio – ha spiegato Amendolara - dovrà essere la grande sfida della nostra regione che dovrà offrire un territorio ripulito, bonificato e organizzato che possa così usufruire di tutto quello che di positivo viene dalla Pac e dal Psr. E dobbiamo augurarci, davvero, che il Commissariato straordinario non venga prorogato anche nel 2009”. La riforma della Pac dovrà coniugarsi con il territorio, per offrire alle imprese agricole un chiaro quadro di pianificazione per le decisioni relative alle attività aziendali. Migliorando, così, la funzionalità del quadro socio economico regionale e, complessivamente, il rapporto con i cittadini- consumatori che ne traggono benefici in termini di sicurezza alimentare e ambientale, mentre le imprese agricole possono cogliere nuove opportunità con i servizi forniti dalla società, realizzando uno sviluppo sostenibile, endogeno, autonomo e integrato.
Puntare su tematiche di interesse mondiale. E’ questa la sfida che Coldiretti lancia dalla Camera di Commercio di Napoli. Per il Direttore Amendolara: “Cibo, acqua, ambiente ed energia sono le grandi tematiche che andranno affrontate nei prossimi anni. Temi che non riguardano solo noi, come Coldiretti, ma interessano tutta la società civile. Il mondo agricolo non può esonerarsi da un atteggiamento pro-attivo, che veda coinvolte, in sinergia, Accademia e Istituzioni. Perché l’agricoltura è strettamente connessa con i problemi del territorio e con quello del cibo”.
Per Fabrizio De Filippis, professore di economia Agraria all’Università degli studi di Roma Tre: “Regionalizzazione e disaccoppiamento sono i punti da difendere nella riforma della Politica Agricola Comunitaria. La futura Pac – spiega il prof. De Filippis - dovrebbe finanziare quello che si può definire il valore dell’esistenza dell’agricoltura. Sia per assicurare la eco- condizionalità e la manutenzione dei beni e dei servizi pubblici, sia per mantenere una capacità produttiva adeguata a fronteggiare le emergenze – cibo”.
Puntare su un’agricoltura innovativa e di qualità. E’ questo il nuovo orientamento della Pac. “La Comunità Europea – ha spiegato Paolo Masi, preside della facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II – è disponibile a finanziare le aree verdi, che dovranno diventare un bene fruibile dall’intera comunità. Ai fini di un’attività remunerativa, è necessario dare spazio ad una nuova agricoltura: non particolarmente intensiva ma di qualità”.
Per Giuseppe Allocca, coordinatore AGC11 Sviluppo Settore Primario della Regione Campania: “ nel bilancio comunitario, è fondamentale difendere la quota destinata all’agricoltura”. D’altro canto il settore agricolo occupa il 40 per cento delle risorse comunitarie.
“La strategia del PSR 2007-2013 – ha concluso Antonio Irlando, dirigente IPA della Regione Campania – si concretizza in 4 assi, a loro volta attuati attraverso 33 misure cui si aggiunge una misura di assistenza tecnica per la fruizione e il monitoraggio del Programma. Per il quale sono previste risorse pubbliche paria 1,9 miliardi di euro per l’intero periodo 2007/2013”.
28 Ottobre 2008
Napoli: Seminario sulla riforma della Pac