Aumentano del 41 per cento rispetto allo scorso anno i mercati degli agricoltori di Campagna Amica in Italia con ben 705 punti di vendita in tutte le regioni dove fare la spesa direttamente dal campo alla tavola. Sottolinea Coldiretti che si tratta di una opportunità per garantirsi il miglior rapporto prezzo nella preparazione dei pranzi e dei cenoni di Natale.
La preferenza per il 2010 indicano - sottolinea la Coldiretti - una crescita delle portate Made in Italy con l’abbandono delle mode esterofile del passato pagate a caro prezzo: meno caviale, ostriche, salmone o ciliegie fuori stagione e più bollito, cappelletti in brodo, pizze rustiche e agrumi nostrani per recuperare le tradizioni del passato. Peraltro il consumo durante le feste di fine anno di prodotti fuori stagione provenienti di migliaia di chilometri di distanza è - sottolinea la Coldiretti - una tendenza in forte ascesa che concorre a far saltare il budget dei cenoni con prezzi superiori ben oltre le dieci volte quelli di mele, pere, kiwi, uva, arance e clementine Made in Italy e appare del tutto ingiustificata perché si tratta spesso di prodotti poco gustosi e saporiti, essendo stati raccolti ad un grado di maturazione incompleto per poter resistere a viaggi di migliaia di chilometri percorsi su mezzi inquinanti che liberano nell'aria gas ad effetto serra. Le albicocche dall’Australia vendute a 28 euro al chilo, le ciliegie e le pesche dal Cile vendute a 35 euro al chilo salgono - sostiene la Coldiretti - nell'ordine sul podio della top ten dei cibi che sulle tavole nazionali delle feste, sprecano energia e inquinano il Natale e contribuiscono all'emissione di gas ad effetto serra a causa dei lunghi trasporti che subiscono per arrivare in Italia. Un chilo di albicocche australiane - sottolinea la Coldiretti -viaggiano per oltre sedicimila km, bruciano 9,4 chili di petrolio e liberano 29,3 chili di anidride carbonica, un chilo di ciliegie dal Cile per giungere sulle tavole italiane deve percorrere quasi 12mila chilometri con un consumo di 6,9 chili di petrolio e l'emissione di 21,6 chili di anidride carbonica.
Nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica presenti su tutto il territorio - precisa la Coldiretti - è invece possibile trovare direttamente senza intermediazioni esclusivamente prodotti locali a prezzi calmierati comprese le specialità tradizionali del territorio che si riscoprono proprio in occasione delle festività. Insieme ai mercati - continua la Coldiretti - ci sono frantoi, cantine, malghe e cascine dove è possibile comperare direttamente nelle aziende agricole prodotti alimentari da regalare a se stessi ed agli altri durante le feste.
Il menu della cena della Vigilia è a base di pesce. Comune denominatore delle 5 province della Campania sono: spaghetti a vongole, baccalà fritto, capitone, insalata di rinforzo. I dolci di Natale sono gli struffoli, raffioli e roccocò che sono il completamento di un trionfo di profumi, sapori e colori che accompagnano tutto il periodo delle feste.
20 Dicembre 2010
NATALE: COLDIRETTI, + 40 % SPESA IN MERCATI AGRICOLTORI