1000 imprenditori agricoli provenienti da tutte le province campane al centro direzionale nella giornata dell’avvio della “operazione verità alle frontiere” promossa dalla Coldiretti in tutta Italia per fare piena luce sulle pro cosa arriva in termini di importazioni di produzioni agricole in Italia e dove a finire. Contemporaneamente al presidio al Brennero la Coldiretti campana ha manifestato per richiamare l’attenzione e sollecitare interventi per la trasparenza e chiarezza sul mercato agroalimentare tali da assicurare leale concorrenza alle imprese e certezza di qualita' e opportunita' di scelta ai consumatori.
Un’azione forte a tutela di latte, formaggi e altre produzioni agricole italiane minacciate da miliardi di litri di latte, cagliate, polveri e altre tonnellate di ortofrutta, tabacco, cereali, olio e altri prodotti spacciati come italiani e destinati a finire in tavola senza alcuna informazione e certezza di sicurezza a danno di consumatori e imprese.
Con lo slogan volti a sollecitare cittadini e istituzioni ad impegnarsi per la trasparenza lungo la filiera agroalimentare è stata distribuita frutta davanti al Consiglio regionale dove una delegazione di produttori, direttori e presidenti Coldiretti della Campania, guidata dal direttore Vito Amendolara e dal presidente Gennarino Masiello ha presentato al Presidente del Consiglio Regionale, Sandra Lonardo e a tutti i rappresentanti dei gruppi Consiliari le ragioni della mobilitazione con particolare riferimento allo stato di che sta interessando le imprese agricole ad indirizzo zootecnico e frutticolo, insieme a quelle degli altri comparti alle prese con un mercato “falsato”. “Quella avviata da Coldiretti non è una battaglia corporativa, ma è nell’interesse dell’intero paese. Troppo spesso parliamo di Made in Italy o made in Campania ma dietro va esaurendosi sempre più il valore reale del territorio e per questo noi chiediamo maggiore trasparenza. – ha affermato il presidente di Coldiretti Campania, Gennarino Masiello.
Preparati per fare formaggi e mozzarelle dalla Lituania, latte in polvere per i bambini dall’Estonia, ciliegie dalla Turchia, asparagi e cicorie dalla Tunisia, castagne dalla Macedonia, carciofi e fagiolini dall’Egitto, fagioli dalla Cina, grano dal Kazakistan che giungono come stanno evidenziando in maniera eclatante i presidi territoriali Coldiretti, in maniera anonima, compromettono in seriamente i redditi delle aziende e la certezza di consumare produzioni di qualità per i consumatori .
Con il crollo del prezzo del latte fino a 31 centesimi per il latte e di 20 centesimi per le pesche, per non parlare del grano e di altre produzioni pregiate gli agricoltori non riescono più a coprire i costi di produzione, mentre per i consumatori i prezzi restano alti e la mancanza di trasparenza rende indistinguibile i nostri prodotti e da crescente spazio a importazioni indiscriminate portando alla chiusura le nostre aziende e ad impedire ai consumatori di continuare ad alimentarsi con certezza in maniera sana- ha ricordato il direttore della Coldiretti campana, Vito Amendolara.
Con obiettivo di difendere il Made in Italy dalle stalle e dai campi allo scaffale dei supermercati per assicurare leale concorrenza alle imprese e certezza di qualità e opportunità di scelta ai consumatori con la trasparenza e la chiarezza sul mercato agroalimentare – Coldiretti Campania ha chiesto, incontrando piena adesione e sostegno l’adozione due disegni di legge per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli regionali e per l’etichettatura e la rintracciabilità del latte a lunga conservazione e per i prodotti lattiero-caseari, oltre alla immediata definizione di un provvedimento regionale per l’esonero dei contributi previdenziali e la sospensione del pagamento degli interessi sui prestiti e i mutui che le imprese agricole hanno nei confronti delle banche. E’ stato inoltre sottolineato con forza la necessità di una maggiore allerta sui controlli sollecitando la nomina di competenza Regionale dell’organo di polizia deputato ad applicare le sanzioni previste dalla legge che detta norme sulla indicazione dell’origine obbligatoria sui prodotti agroalimentari e l’attivazione delle funzioni dell’Osservatorio regionale per la Sicurezza alimentare per il coordinamento degli organi di polizia preposti ai controlli.
Secondo quanto deciso dalla Conferenza dei capigruppo presieduta da Sandra Lonardo. Il Consiglio regionale della Campania fara' propria la proposta di legge di iniziativa popolare per 'Orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli campani'. L'assemblea regionale, attraverso un ordine del giorno, sosterra' anche la proposta di legge nazionale che vuole introdurre l'obbligo di 'Etichettatura e rintracciabilita' del latte a lunga conservazione e dei prodotti lattiero-caseari'.
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