In vista della Pasqua gli agriturismi campani fanno segnare un aumento del 10 per cento delle prenotazioni rispetto allo scorso anno, a conferma che la vacanza verde tiene nonostante la crisi. Lo afferma Coldiretti Campania sulla base di un’analisi a campione effettuata presso le strutture associate a Terranostra, l’associazione agrituristica regionale. A determinare il risultato positivo hanno sicuramente concorso l’arrivo del caldo associato al bel tempo, oltre al fatto che la Pasqua cade quest’anno “alta”, ovvero in un periodo più favorevole per le vacanze, specie dal punto di vista climatico. Diverse le strutture già vicine al tutto esaurito, con presenze sia di turisti italiani che di stranieri.
Secondo elaborazioni di Terranostra, l’associazione agrituristica della Coldiretti, su dati Istat il settore agrituristico campano conta oggi 849 strutture, di cui 636 garantiscono l’ospitalità per un totale di circa 6000 posti letto e quasi 600 piazzole per l'agricampeggio, mentre quelli che fanno ristorazione sono 653. Quatrocentosettantadue le strutture che propongono attività varie, da quelle sportive (trekking, mountain bike, maneggio) a quelle culturali. Un boom che ha anche consentito di migliorare la ricettività nelle aree interne, garantendo servizi in passato “scoperti”.
Ma, accanto alla tradizionale attività di ospitalità e ristorazione, il futuro dell’agriturismo passa dallo sviluppo della vendita diretta dei prodotti tipici, come si sta facendo con la rete dei Punti di Campagna Amica promossi dalla Coldiretti, e dell’offerta di nuovi servizi alla comunità, dalle fattorie didattiche agli agriasili, mettendo in risalto il carattere multifunzionale delle imprese.
L’attività agrituristica fornisce – evidenzia il presidente di Coldiretti Campania Gennarino Masiello - un valido punto d’appoggio per consentire alla nuova agricoltura di affermare tutta la sua identità di forza innovativa e trainante dello sviluppo sostenibile della Campania con la valorizzazione delle autentiche risorse agroalimentari, ambientali e paesaggistiche di cui il territorio regionale è particolarmente ricco.