Una ricerca coordinata da uno scienziato dell’istituto AgriLife Research presso la Texas A&M University, e che sarà presentata nei dettagli il prossimo agosto all’American Chemical Society di Philadelhia, ha dimostrato come pesche, nettarine e susine costituirebbero un’importante arma per contrastare la sindrome metabolica che, associata ad un regime di vita sedentario, costituisce un fattore di rischio per gravi forme di patologie cardiovascolari quali obesità e ipercolesterolemia.
Secondo lo studio, anche se predisposizione genetica, dieta e uno stile di vita poco salutare giochino un ruolo di primaria importanza per quanto concerne il rischio obesità negli individui, si sarebbe dimostrato che i composti bioattivi presenti in queste varietà di frutta sarebbero potenzialmente in grado di combattere la sindrome metabolica. I quattro principali gruppi fenolici-antociani, acidi cloro genici, catechine e derivati della quercetina agiscono, infatti, contemporaneamente su cellule differenti.
E’ la prima volta che i composti bioattivi di una varietà di frutta hanno dimostrato di poter lavorare su più fronti diversi contro una determinata patologia. Una buona notizia, dunque, soprattutto per la Campania, che è purtroppo la regione italiana con il maggior numero di persone obese e sovrappeso (FONTE ISTAT).
La Campania detiene, però, anche il primato in Italia per la produzione di pesche e nettarine. Circa il 30% della produzione nazionale di questi frutti proviene, infatti, dalla nostra regione, dove è concentrata principalmente nelle provincie di Caserta e Salerno (FONTE ISTAT).
Un maggior consumo di pesche e nettarine, magari acquistate a Km0 nei mercati vicino casa, può quindi avere effetti benefici sulla salute del nostro organismo e contribuire ad invertire una tendenza sempre più preoccupante. Con l’arrivo dell’estate, inoltre, è bene ricordare anche le altre proprietà delle pesche, come per esempio quelle rinfrescanti e disintossicanti.
L’alto contenuto di calcio, potassio e zuccheri ne fanno uno spuntino leggero perché poco calorico e assai gustoso, ideale per combattere la stanchezza e la spossatezza durante i giorni più caldi. Inoltre, una pesca è in grado di fornire all’organismo il 15% del fabbisogno giornaliero di vitamina C, che protegge da infezioni e malattie