Non si sono ancora esauriti i problemi e i clamori della campagna del pomodoro da industria 2010, che già c’è chi sta lavorando per “impostare” la campagna 2011. Dopo aver ritardato l’invio dei mezzi di trasporto per il pomodoro, aver tagliato le quantità, aver dimezzato il prezzo del prodotto (fino ad arrivare a livelli cinesi), qualcuno ha già messo le mani avanti per cercare di condizionare le libere scelte delle imprese agricole, raccontando fandonie sugli obblighi previsti per la campagna 2011.
Quella in corso, è stata l’ultima campagna del regime parzialmente accoppiato. Con la riforma dell’Ocm Ortofrutta, l’Unione europea ha deciso di disaccoppiare totalmente l’aiuto del pomodoro da industria, lasciando però ai singoli Stati membri la possibilità di scegliere un periodo di disaccoppiamento parziale (questa la scelta dell’Italia).
Così, per tre anni - dal 2008 al 2010 - i produttori storici di pomodoro, titolari dopo l’assegnazione da parte di Agea dei titoli conseguenti alle superfici coltivate negli anni di riferimento, hanno percepito il 50% del valore dell’aiuto disaccoppiato, a prescindere che coltivassero o meno pomodoro, mentre il restante 50% è stato suddiviso (91,98 milioni di euro complessivamente) tra coloro che hanno coltivato pomodoro da industria, anche se non produttori storici.
Dal 2011 cessa il periodo transitorio di disaccoppiamento parziale, inizia il disaccoppiamento totale con l’attribuzione del premio ai produttori storici in forma totalmente disaccoppiata, ovvero indipendentemente dalla coltivazione del pomodoro.
In sostanza i titoli sono già stati assegnati nel 2008 e, come avviene per il premio unico, possono essere utilizzati sui terreni eleggibili, senza obbligo di una coltivazione in particolare. Quindi non è vero che è obbligatorio coltivare pomodoro per avere l’aiuto.
Ma a chi conviene mettere in giro queste voci? A coloro che nel 2010 hanno speculato sui produttori di pomodoro e che hanno paura, nel 2011, di non avere più il pomodoro su cui fare affari, siano essi industriali poco corretti, mediatori senza scrupoli oppure Op di carta.
Coltivare pomodoro non è obbligatorio e, men che meno, stipulare contratti o avere rapporti con chi si è dimostrato poco serio nel corso del 2010. La scelta di coltivare pomodoro, con il disaccoppiamento totale, diventa solo e soltanto una scelta imprenditoriale dettata da condizioni economiche e produttive favorevoli; non deve essere una scelta dettata da false informazioni.
20 Ottobre 2010
POMODORO DISACCOPPIATO