“Finora le rendite fondiarie hanno guidato la Politica Agricola Comunitaria. E’ arrivato il momento di cambiare”. Lo ha detto Gennarino Masiello in riferimento al testo di riforma Pac proposto dalla Commissione Europea. “Occorre mettere al centro della riforma Pac l’imprenditore agricolo professionale – ha continuato Masiello - e indirizzare le risorse alle imprese, ai progetti di sviluppo e innovazione, all’indirizzo produttivo, alla specializzazione e alla dimensione aziendale”.
Sono queste le priorità individuate da Coldiretti. “La leva della futura Pac 2014-2020 deve puntare all’efficienza del mercato, al rafforzamento delle organizzazioni di produttori, alla diffusione dell’economia contrattuale, alle misure per favorire il ricambio generazionale e al sostegno degli strumenti (assicurazioni e fondi di mutualità) per contenere gli effetti della volatilità dei prezzi e delle crisi di mercato –precisa Pietro Sandali capo area economico della Confederazione Nazionale sottolineando che prima di adesso i contributi sono stati erogati a chicchessia: ”Ora se la politica tutta concorda, possiamo riconoscere la valorizzazione dell’attività dell’ imprenditore agricolo che vive coltivando direttamente la campagna”.
Un negoziato è difficile – ha spiegato Sandali - ma c’è la convinzione di mettere in campo ogni azione utile per realizzare un modello piu' equo e giusto condiviso anche con le altre organizzazioni agricole. Quanto proposto a Bruxelles interessa 100 mila agricoltori campani supportati dagli aiuti europei sottoforma di contributi per ettaro, per capo allevato oppure finanziando investimenti in agricoltura. Una forma di sostegno strategica per il futuro delle imprese agricole, specialmente se condotte dai giovani.
19 Gennaio 2012
RIFORMA PAC: BASTA CON LE RENDITE FONDIARIE