Bene il ritiro da parte del personale del Corpo forestale dello Stato di ingenti quantità di mozzarella dagli scaffali di sette supermercati toscani poiché il prodotto riportava in etichetta di essere realizzato “con latte di bufala” mentre veniva prodotto utilizzando prevalentemente latte di altra e non precisata natura.
E’ quanto afferma Coldiretti nel commentare il sequestro da parte del Corpo Forestale dello Stato di una ingente quantità di falsa mozzarella di bufala dagli scaffali di sette supermercati toscani.
Nel corso di un controllo effettuato in un noto discount di Ponte a Buggianese il personale del Comando Stazione di Pistoia ha trovato esposte alla vendita confezioni di Mozzarella falsamente etichettate come prodotte con latte di bufala. L’etichetta, infatti, è risultata ingannevole poiché pubblicizzava un prodotto realizzato con latte di bufala mentre in realtà, l’analisi degli ingredienti evidenziava come la maggioranza del latte adoperato fosse di altra natura, presumibilmente vaccina.
Nel corso dei controlli sono stati rinvenuti involucri di confezionamento non regolamentari, dal momento che veniva reclamizzato un prodotto che non esiste e si evocava la denominazione di origine, traendo in inganno il consumatore.
Al responsabile del punto vendita e al confezionatore è stata contestata una sanzione amministrativa di 6.000 euro ciascuno per pratica commerciale ingannevole in violazione al D.Lgs. 109 del 1992, che disciplina l’etichettatura degli alimenti.
Una questione di serietà e trasparenza che conferma - ha affermato il presidente di Coldiretti Campania, Gennarino Masiello - che sul Made in Italy non si possono perdonare leggerezze. La mancata corrispondenza fra indicazioni in etichetta previste dal disciplinare e i componenti costitutivi del prodotto - ha rilevato Masiello - rischia di costare cara agli imprenditori onesti sul piano nazionale e internazionale, dove è destinato il 16 per cento della produzione di mozzarella di bufala. Ventimila lavoratori, 128 caseifici, 1850 allevamenti con 250.000 capi allevati per un fatturato complessivo di 300 milioni di euro potrebbero trovarsi in difficoltà per l’imperdonabile leggerezza di chi pensa di fare affari sfruttando impropriamente l’immagine di uno dei prodotti piu’ prestigiosi del Made in Italy che con quasi 33mila tonnellate è al quarto posto per produzione tra i formaggi italiani a denominazione di origine (DOP).
Il successo del Made in Italy alimentare dipende – evidenzia il direttore della Coldiretti campana, Simone Ciampoli - dalla qualità e dalla trasparenza dei processi produttivi che concorrono a realizzarlo, dal lavoro alla materia prima fino all’informazione ai consumatori verso i quali non possono essere tollerati inganni. La credibilità conquistata dagli agricoltori italiani nel garantire la qualità delle produzione – sostiene la Coldiretti - è un patrimonio da difendere nei confronti di quanti cercano di sfruttare la fiducia conquistata nelle campagne per vendere prodotti “taroccati”.
La mozzarella di bufala è stata consumata nel 2013 da quasi un italiano su due e si classifica tra i formaggi preferiti a livello nazionale e internazionale dove svolge un ruolo di traino del Made in Italy, alimentare e non.
1 Ottobre 2014
SICUREZZA AGROALIMENTARE: SEQUESTRATE A PISTOIA FALSE MOZZARELLE CON LATTE DI BUFALA