Bollette energetiche in aumento, inflazione crescente e fenomeni meteo avversi con una siccità diffusa su larga parte del territorio nazionale e in particolare al Nord hanno messo in difficoltà molte produzioni agricole. Ma un modello virtuoso di filiera ha confermato che grazie al gioco di squadra le criticità si possono affrontare. È quello messo in campo da Coldiretti e Philip Morris Italia con l’accordo di filiera siglato ormai da più di 10 anni. Dal 2011, dall’avvio della partnership strategica di Philip Morris con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, sono stati investiti oltre due miliardi di euro nella filiera agricola del tabacco italiano, la più importante d’Europa per volumi di produzione e per numero di addetti (circa 50.000 in totale).
Per sostenere i produttori in questo momento pesantemente condizionato dal caro costi, questo autunno Philip Morris ha previsto per gli agricoltori di Coldiretti un aumento dei prezzi del tabacco Virginia. Un’altra misura è il erogazione anticipata del contributo previsto dal contratto legato ai parametri di sostenibilità eco-energetica della filiera.
Si viene così incontro alle esigenze degli agricoltori che hanno dovuto affrontare spese maggiorate e danni da maltempo e che dunque si trovano in crisi di liquidità. Questo intervento è in linea con l’accordo “salva raccolti” che Coldiretti e Philip Morris avevano già sottoscritto nei mesi scorsi e che aveva previsto un bonus economico straordinario per riconoscere agli agricoltori un incremento del prezzo, sia per il tabacco Bright, sia per il Burley, nelle regioni Veneto, Umbria e Campania, e dare così una boccata di ossigeno alle aziende che devono far fronte a forti incrementi dei costi di produzione, in particolare energetici (gpl, metano, elettricità, gasolio) e dei mezzi tecnici.
Un adeguamento ritenuto importante anche per il rilancio del settore in vista dell’entrata in vigore della riforma della Politica Agricola Comune (Pac). In campo ci saranno comunque altre misure finalizzate a rafforzare una filiera di grande rilevanza economica e occupazionale per le aree coinvolte.
Complessivamente, dunque, l’investimento aggiuntivo di Philip Morris ha raggiunto quota 11 milioni di euro.
“Ancora una volta siamo presenti e vicini alla filiera del tabacco e alle migliaia di persone che ci lavorano. In una fase tanto delicata - ha dichiarato Cesare Trippella, Head of Leaf EU di Philip Morris International, - facciamo la nostra parte per dare certezze nell’immediato e creare le condizioni per proseguire nel percorso di sostenibilità intrapreso già da anni con Coldiretti e le imprese agricole”.
Gennarino Masiello, Presidente dell’Organizzazione Nazionale Tabacco Italia e Vice Presidente nazionale di Coldiretti ha sottolineato che “Gli interventi economici messi in campo rappresentano un gesto di responsabilità concreta da parte di Philip Morris e un segnale di attenzione importante per le aziende agricole in questo momento di forte incertezza e instabilità; assistiamo, infatti, ad una crescita continua dei costi di produzione, in particolare energetici”.
“La crisi energetica si affronta solo con la corresponsabilità dell’intera filiera e l’accordo siglato nel settore del tabacco rappresenta un modello importante per l’intero sistema agroalimentare - ha dichiarato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini - ed è necessario intervenire di fronte ad aumenti di costi insostenibili per le imprese agricole che rischiano di compromettere i raccolti con un impatto su economia, ambiente e lavoro”.
“Abbiamo voluto assumere questo impegno - ha affermato Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato di Philip Morris Italia - nell’ottica di una filiera integrata più che mai importante in una fase delicata come quella che stiamo attraversando”.